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La guerra dei N°1

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La guerra a colpi di singoli tra Lennon/McCartney trova uno dei momenti più avvincenti nel 1964, nello scontro tra Can't Buy Me Love di Paul e A Hard Day's Night di John. La prima era già in testa alle classifiche quando il film e l' album erano in lavorazione. Fu proprio questo vantaggio che spinse John a comporre in meno di 12 ore il singolo che avrebbe portato con fierezza il nome dell' intero progetto. Nel post precedente (nel paragrafo "La Genesi"), vi ho raccontato questa storia, ora ci tenevo a farvi vedere i due singoli protagonisti della vicenda.

Can' t Buy Me Love/You Can't Do That

Pubblicato il 20 Marzo del 1964, il brano al lato A presenta tre buffe anomalie:
  • Manca la classica, se non addirittura iconica, seconda voce 
  • Non è stato registrato ad Abbey Road 
  • Ha una struttura particolare che ricorda vagamente quella di It Won't Be Long
Parlophone R5160 1° stampa UK
Can' t Buy Me Love/You Can't Do That - R5114 1° stampa UK
R5114 1° stampa UK
Can't But Me Love non ha bisogno di particolari presentazioni, è uno dei brani più noti dei Fab4, il secondo singolo più venduto della band e tra i più venduti di sempre. Fu lanciato sul mercato come una  bomba ottenendo un successo planetario. Come al solito la mia tendenza lennoniana e la mia passione per i lati B mi spinge a predilire You Can't do That.
A Hard Day' s Night/Things We Said Today, Parlophone R5160 1° stampa UK

A Hard Day' s Night/Things We Said Today

Anche se di successo lievemente inferiore il secondo singolo, quello di Lennon, è decisamente più nelle mie corde. Inoltre è una delle prime tracce che ho ascoltato dei Beatles, contenuta nella cassetta protagonista del Giveaway. Era un' estate dei primi anni '90, quando nella piccola vigna dell' agriturismo vicino casa mia, le piante d' uva presero le sembianze di una stanza. Quello divenne il mio rifugio. In quella stanza fatta di foglie e rami, arredata con due cassette della frutta, portai il mio inseparabile walkman, i miei fumetti e le mie speranze. A Hard Day's Night era la colonna sonora dei sogni, sempre più distanti dai miei coetanei. Era la canzone che riavvolgevo con la Bic per non consumare le pile alcaline....

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